Il Consiglio Direttivo
Presidente
Daniele Garzonio
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Presidente Onorario
Marcello Morandini
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Vice Presidenti
Giovanni La Rosa
Matteo Cicoli
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Storico dell'arte
Ettore Ceriani
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Segretario
Marco Saporiti
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Tesoriera
Silvana Daverio
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Consiglio Direttivo
Giorgio Bongiorni
Francesco Buda
Matteo Cicoli
Irene Cornacchia
Franca D'Alfonso
Silvana Daverio
Paola Esposito
Luisa Garzonio
Giovanni La Rosa
Marco Saporiti
Sandro Sardella
Sara Tardonato
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Daniele Garzonio
Presidente
Marcello Morandini
Presidente Onorario
Ettore Ceriani
Giornalista, pubblicista e storico dell'arte
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico ( dove ha conosciuto il Maestro Marcello Morandini ) e l’Università di Architettura (che non ha concluso), si è iscritto alla Scuola Politecnica di Design dove ho avuto la fortuna di avere come maestri tra gli altri: Bruno Munari, Bob Norda, Max Huber, Walter Ballmer... ecc.
Alla fine dei corsi nel 1977, ha partecipato alla sua prima Collettiva di Grafica nella storica Galleria della Piazza di Varese. Nel 1980 apre la prima Agenzia di Comunicazione. Nel 1988 entra a far parte come TPP della Associazione Tecnici Pubblicitari Professionisti. In seguito, come Titolare e Direttore Creativo lavora in diverse strutture di Varese e Milano. Nel 2001 si riavvicina al mondo dell’Arte e inizia la produzione di opere. Nel 2007 entra a far parte della Associazione Liberi Artisti e, dopo essere stato Vicepresidente per 10 anni, ne diventa ora Presidente.
L’arte nasce come mezzo di comunicazione. Inizialmente servì come rappresentazione della realtà per poi diventare il mezzo con cui entrare in contatto con gli altri, rappresentando un canale fondamentale dove le emozioni individuali diventano collettive. L’artista, attraverso la sua sensibilità, percepisce la realtà, la interpreta per poi rappresentarla a beneficio di tutti. Come dicono quelli che “parlano bene” l’arte è la più alta espressione umana di creatività e di fantasia, ed è l’unico momento che permette all’uomo di esteriorizzare la propria interiorità. Quando un’opera viene esposta diventa raggiungibile da tutti.
Ma davanti ad essa si rende necessario andare al di là della “prima impressione” (non sempre quello che “vediamo” corrisponde a quello che “crediamo” di vedere).
Il maestro Marcello Morandini è uno dei maggiori esponenti dell’Arte Concreta in Europa.
Architetto, scultore e designer è legato alla vita dell’Associazione fin dalla sua origine.
L’ha presieduta e guidata per quindici anni succedendo a Silvio Zanella.
“Un’associazione è importante per capire maggiormente anche noi stessi e le potenzialità della nostra privilegiata professione. Le nostre insicurezze trovano assieme una più naturale e ricca soluzione alle nostre domande e conferme alle nostre incertezze.”
Una riflessione in cui ogni artista non può non identificarsi, un pensiero che per ALAPV è una vera e propria linea guida. Morandini è cresciuto a Varese e seppur impegnato in importanti esposizioni all’estero, qui è sempre tornato con progetti per la Città: la piazza del diametro di 30 metri, per il centro commerciale INA di Varese nel 1974. Il secondo “Simposio Internazionale di studi di arte costruttiva” con H. HeinzHolz presso i Musei Civici di Varese.
Il progetto per piazza Montegrappa inaugurato nel 2005 e nel 2010 il progetto “Artparty” per la cultura sul territorio.
A Varese ha creato la Fondazione Marcello Morandini
Ettore Ceriani è una figura di rilievo nella storia di ALAPV. Fine conoscitore dell’arte contemporanea e del mondo del collezionismo fa parte dell’Associazione in qualità di critico di riferimento. La sua competenza si è affinata grazie alla frequentazione, sin dagli anni Sessanta, degli studi di alcuni fra i più importanti artisti italiani, in particolare quelli del Realismo Esistenziale e della Nuova Figurazione. In occasione dell’uscita del catalogo dedicato al quarantesimo dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese ha pubblicato un testo dedicato allo “stato dell’arte moderna” e al ruolo di ALAPV: diffondere e sviluppare la conoscenza dell’arte contemporanea, in antitesi con la tendenza del mercato dell’arte di votarsi alla commercializzazione a scapito della qualità.